CÖR Gli amori di villa Artemisia di Martina Michelotti
Scopri “CÖR – Gli amori di Villa Artemisia” di Martina Michelotti, un romanzo di formazione queer dal fascino decadente, che cattura l’anima con musica, arte e poesia.
Immergiti nella magica Val Trebbia con Rosa, una giovane protagonista alla ricerca di sé tra amori, segreti e tradimenti familiari.
Lasciati travolgere da emozioni autentiche e dal fascino irresistibile di Iside, in un viaggio unico verso la scoperta dell’identità e del desiderio.
Leggi subito questo libro e vivi momenti indimenticabili tra passione e mistero!
Puoi acquistare questo libro clickando su questo link
Se vuoi sostenere recensioniletterarie.it, clicka su questo link e offrici un caffè
La recensione
In “CÖR – Gli amori di Villa Artemisia”, Martina Michelotti ci regala un’esperienza letteraria ricca e stratificata, capace di risvegliare emozioni sopite e di trasportarci in un viaggio intimo e suggestivo. Ambientato nella magica cornice della Val Trebbia, questo romanzo di formazione ci racconta la storia di Rosa, una giovane donna in cerca di sé, mentre attraversa le tempeste emotive e i dolci bagliori dell’amore e dell’identità. Con uno stile evocativo e una narrazione che intreccia poesia, musica e letteratura, Michelotti costruisce un universo vibrante che rimane impresso nel cuore del lettore.
Rosa ha diciassette anni, l’età delle scoperte e delle incertezze. Vive un’esistenza sospesa, segnata dalla perdita del fratello Ismaele, una ferita che ha incrinato gli equilibri della sua famiglia. Questa giovane protagonista è il cuore pulsante del romanzo: il lettore si rispecchia nella sua passione per i libri e la pasticceria, nei suoi sogni che sembrano tanto fragili quanto imprescindibili. Michelotti ci accompagna nella quotidianità di Rosa, fatta di piccole gioie e grandi dolori, un equilibrio precario che ci rende partecipi delle sue paure e delle sue speranze.
La storia prende una svolta inaspettata quando Villa Artemisia, un luogo misterioso e maestoso, torna a essere abitata. Questa presenza catalizzatrice spalanca le porte di un’estate indimenticabile, una stagione in cui il mondo di Rosa si espande, si trasforma, e le fa intravedere orizzonti nuovi. È qui che Rosa incontra Iside, una figura enigmatica e affascinante che diventerà il centro della sua esplorazione affettiva e identitaria. Il loro rapporto, dipinto con delicatezza e autenticità, svela le mille sfaccettature dell’amore: desiderio, confusione, appartenenza e libertà.
La narrazione si arricchisce ulteriormente grazie all’ambientazione, che è quasi un personaggio a sé. La Val Trebbia, con le sue ville e i suoi castelli, diventa il palcoscenico ideale per un racconto che unisce intimità e grandezza. Michelotti ci fa vivere i paesaggi della valle attraverso gli occhi di Rosa, trasformandoli in simboli della sua crescita interiore. Le descrizioni sono vivide, piene di colore e di atmosfera, evocano un senso di nostalgia per luoghi che sembrano sospesi tra realtà e immaginazione.
Ma “CÖR” non è solo un romanzo d’amore. È anche una storia di scoperta personale e di resilienza. Mentre Rosa esplora la sua identità sessuale, è costretta a confrontarsi con il crollo del suo nucleo familiare. La relazione tra sua madre e suo padre si sgretola sotto il peso di un tradimento, e Rosa si ritrova a fare i conti con la fragilità degli adulti che la circondano. È in questo contesto che la protagonista si immerge nella storia della sua terra e scopre nuovi dettagli sulla vita del fratello scomparso. Questi elementi aggiungono profondità al racconto, trasformandolo in un mosaico complesso che intreccia passato e presente, dolore e speranza.
Il romanzo affronta tematiche universali come la perdita, l’identità e il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo, ma lo fa con una sensibilità particolare verso l’esperienza queer. La crescita di Rosa non è solo una questione personale; diventa un percorso che abbraccia la comprensione di sé e dell’altro, sfidando stereotipi e pregiudizi. Michelotti costruisce con cura un’immagine del desiderio che è fluida, autentica e liberatoria, invitando il lettore a riflettere sulle molteplici forme che l’amore può assumere.
Lo stile di scrittura di Michelotti è un altro punto di forza del romanzo. La sua prosa è elegante e densa di significati, capace di evocare emozioni potenti con pochi tratti. Le scene più intense, sia emotivamente che visivamente, sono raccontate con una precisione che lascia il segno, ma senza mai risultare artificiose o eccessive. La narrazione si muove con grazia tra momenti di introspezione e dialoghi che suonano autentici, creando un equilibrio che cattura e coinvolge.
In questo viaggio di trasformazione, Rosa emerge non solo come una protagonista forte, ma anche come un simbolo di resilienza e rinascita. Attraverso la sua metamorfosi, il lettore viene invitato a riflettere sulle proprie scelte, sulle paure che trattengono e sulle passioni che spingono avanti. La storia si chiude lasciando una sensazione di speranza, un invito a vivere con coraggio e autenticità.
In definitiva, “CÖR – Gli amori di Villa Artemisia” è un romanzo che incanta e ispira, un’opera che unisce intrattenimento e profondità in un equilibrio perfetto. Martina Michelotti ci offre una storia che non solo racconta, ma tocca corde profonde, spingendoci a guardare dentro di noi e a esplorare i nostri stessi confini. Consigliato a chi cerca emozioni autentiche, a chi ama perdersi tra le righe di una prosa ricca e a chi desidera scoprire un nuovo, intenso capitolo della narrativa contemporanea.
#martinamichelotti, #cor, #gliamoridivillaartemisia, #romance, #bookblogger, #bookinfluencer, #bookstagram, #booktok, #francomarani, #recensioni, #recensioniletterarie, #recensioniletterarieit, #thrillerbook,