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I poteri di Matilde di Mara Fallini

Scopri la storia di Matilde, una giovane donna con un passato oscuro e un potere straordinario.

Il suo viaggio, tra Parigi e ricordi dimenticati, svela misteri e amicizie inaspettate.

Cosa accadrà quando cercherà di riappropriarsi della sua forza perduta?

Immergiti in un romanzo ricco di emozioni, intrighi e sfide sorprendenti!

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La recensione

Un viaggio straordinario, complesso e profondamente umano: questo è ciò che offre “I poteri di Matilde” di Mara Fallini. Sin dalle prime pagine, il lettore viene catturato dall’aura di mistero che avvolge la giovane protagonista, Matilde, una bambina speciale fin dalla nascita. Non è solo una questione di intelligenza o fascino: Matilde possiede un dono unico, quello della leadership, così potente da travalicare i limiti umani e sfociare nel sovrannaturale.

Ambientato tra Milano, Parigi e gli Stati Uniti, il romanzo intreccia abilmente le vicende personali della protagonista con temi universali come l’identità, il potere, la perdita e la riscoperta di sé. La trama inizia nel 2000, con una tragedia che segna per sempre la vita di Matilde: la morte improvvisa della madre. È un evento devastante che scatena una cascata di eventi inaspettati. Il suo potere, incontrollato, minaccia di distruggere tutto ciò che la circonda, spingendo la sua tata, Susanna, e i due migliori amici della famiglia, Astrid e Qiang, a prendere una decisione radicale. Attraverso un gioco apparentemente innocuo, sottraggono i poteri alla bambina e li dividono tra loro, promettendo di restituirglieli al compimento dei diciotto anni.

Questo momento rappresenta una cesura netta nella vita di Matilde, che cresce senza memoria delle sue capacità straordinarie e, al contempo, senza la guida della madre. Nel 2016, la ritroviamo a vent’anni, appena uscita da una comunità di recupero e pronta a ricominciare da capo. Parigi, con le sue luci, i suoi ponti e il fascino bohemien, diventa il simbolo della rinascita, ma anche il luogo dove vecchi segreti torneranno a galla.

Fallini dipinge con maestria i personaggi che circondano Matilde, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze e contraddizioni. Susanna, ormai ambasciatrice, incarna la diplomazia, una qualità che le permette di navigare nelle complesse acque della politica internazionale. Qiang, diventato medico, rappresenta la compassione, la capacità di vedere il dolore degli altri e di curarlo. Astrid, invece, è forse il personaggio più controverso: candidata alla presidenza degli Stati Uniti, ha trasformato il potere della persuasione in un’arma pericolosa, costruendo un programma populista e razzista che minaccia di dividere il Paese.

Ma è Matilde il cuore pulsante del romanzo. La sua è una storia di lotta e trasformazione. Priva di ricordi e apparentemente senza poteri, deve affrontare le sfide della vita reale: il dolore della perdita, l’insicurezza, il senso di abbandono. Tuttavia, il suo percorso è anche un richiamo all’autenticità e al diritto di reclamare ciò che le appartiene. I poteri, che una volta erano il simbolo del caos, diventano un mezzo per riscoprire sé stessa e trovare un equilibrio tra il suo passato e il suo futuro.

Il romanzo non è solo una storia di crescita personale, ma anche una riflessione sul potere e sulle sue molteplici forme. Cosa significa essere leader? È un dono, un onere o entrambe le cose? E come può il potere trasformare le persone, in meglio o in peggio? Attraverso i tre personaggi che hanno assorbito le capacità di Matilde, Fallini esplora questi temi con profondità e complessità. Susanna, Qiang e Astrid sono specchi delle possibilità che il potere offre: la diplomazia può costruire ponti, la compassione può guarire ferite, ma la persuasione può anche manipolare e distruggere.

Lo stile di Mara Fallini è incisivo e visivamente evocativo. Le descrizioni delle città, dei paesaggi e delle emozioni sono talmente vivide che sembra di camminare accanto a Matilde, di vivere le sue stesse paure e speranze. I dialoghi sono autentici, capaci di rivelare i conflitti interiori dei personaggi e di spingere il lettore a riflettere su temi complessi senza mai risultare didascalici.

Un elemento particolarmente affascinante è la tensione costante tra realtà e sovrannaturale. Anche quando i poteri di Matilde rimangono nascosti, il loro influsso si avverte in ogni pagina, come un’ombra che incombe sul destino della protagonista. Questo crea una suspense magnetica, che spinge il lettore a chiedersi: cosa accadrà quando Matilde ricorderà chi è veramente?

Il climax del romanzo, con la protagonista che affronta la verità su sé stessa e sul suo passato, è un momento di grande impatto emotivo. Fallini ci ricorda che il potere più grande non è quello che gli altri ci riconoscono, ma quello che troviamo dentro di noi.

In definitiva, “I poteri di Matilde” è un libro che non si limita a intrattenere: invita a guardarsi dentro, a esplorare le proprie ombre e a scoprire il proprio potenziale nascosto. È una lettura consigliata a chiunque ami i romanzi che combinano introspezione psicologica, intrecci avvincenti e un pizzico di magia.

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