Il tempo delle chiavi di Nicola Rao
Scopri “Il tempo delle chiavi” di Nicola Rao, un libro che svela gli anni di piombo in Italia, tra violenza politica e terrorismo.
Con uno stile cinematografico, Rao racconta l’agguato a Sergio Ramelli e ricostruisce il clima di scontri e tensioni nella Milano degli anni Settanta.
Attraverso documenti e testimonianze inedite, il libro denuncia la rimozione collettiva di un’epoca sanguinosa.
Immergiti in una narrazione potente e rivelatrice che non lascia spazio all’oblio.
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La recensione di newslibri.it
Nicola Rao, con il suo libro “Il tempo delle chiavi”, ci porta a rivivere uno dei capitoli più oscuri della storia recente italiana: gli anni di piombo. Attraverso una narrazione densa e ricca di dettagli inediti, Rao affronta un periodo in cui l’Italia è stata scossa da un’ondata di violenza politica, terrorismo e intolleranza che ha segnato in maniera indelebile il Paese. Dalla strage di Piazza Fontana del 1969 allo smantellamento delle organizzazioni armate di sinistra e di destra negli anni Ottanta, il lettore viene condotto in un viaggio tra omicidi, attentati e devastazioni che hanno caratterizzato questi tredici anni di tensioni, tra il 1969 e il 1982.
Uno dei momenti più toccanti e simbolici di quel periodo è l’agguato a Sergio Ramelli, un giovane studente di destra ucciso a colpi di chiavi inglesi nel 1975, a Milano, da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare. Il racconto dell’attacco e della successiva agonia di 47 giorni di Ramelli, che alla fine portò alla sua morte, rappresenta il cuore pulsante del libro di Rao. Non si tratta solo di una ricostruzione cronologica dell’evento, ma di un’indagine profonda sull’anima di un Paese lacerato da un conflitto ideologico che ha trasformato le strade in campi di battaglia.
Lo stile di Rao è potente e viscerale, capace di catapultare il lettore direttamente nei fatti. La sua scrittura ha una qualità cinematografica che ricorda i film di Elio Petri, dove la tensione sociale si respira in ogni pagina, e dove i protagonisti sono schiacciati dalle forze della storia. Milano, in particolare, viene descritta come una città “plumbea”, avvolta in una cappa di estremismo che soffocava ogni tentativo di dialogo e riconciliazione. Le chiavi inglesi, simbolo di violenza improvvisata e brutale, diventano il filo conduttore di questo racconto di follia e ideologia.
Il libro non si limita a ricostruire i singoli episodi di violenza, ma si addentra in un’analisi profonda delle cause e delle conseguenze di quel periodo. Rao riesce a fare luce su documenti archiviati e testimonianze inedite, svelando una serie di dettagli sconosciuti o dimenticati. Il lavoro di ricerca che l’autore ha svolto è straordinario, e il risultato è un racconto che, a distanza di quasi cinquant’anni, fa riflettere su quanto il passato possa ancora influenzare il presente.
L’autore non si ferma alla cronaca degli eventi, ma si sofferma anche sul grande processo di rimozione collettiva che ha coinvolto la società italiana. Molti, infatti, preferirono dimenticare o minimizzare quanto accaduto, mentre altrettanti scelsero di non parlarne più, lasciando che il dolore e la divisione si sedimentassero nel tessuto sociale del Paese. Rao denuncia questa amnesia collettiva, sostenendo che solo affrontando apertamente quei fantasmi possiamo veramente comprendere il presente e impedire che simili errori si ripetano.
Un altro elemento chiave del libro è la capacità di Rao di dare voce ai protagonisti, grandi e piccoli, di quegli anni turbolenti. Non solo i nomi noti e i leader dei movimenti estremisti, ma anche le vittime dimenticate, i testimoni e coloro che hanno vissuto quegli anni senza mai finire sotto i riflettori. Le testimonianze raccolte danno un volto umano a una tragedia collettiva, rendendo il libro non solo un documento storico, ma anche un atto di memoria e riconciliazione.
“Il tempo delle chiavi” si distingue, inoltre, per il coraggio con cui affronta tematiche ancora oggi delicate. In un’epoca in cui le ferite di quel periodo non si sono completamente rimarginate, Nicola Rao non ha paura di puntare il dito contro chi fu colpevole, ma anche contro chi fu complice o connivente. Le sue parole non sono mai morbide né indulgenti, ma al contrario, tagliano come lame affilate, richiamando alla responsabilità individuale e collettiva.
La lettura del libro ci costringe a riflettere su quanto le ideologie, quando portate all’estremo, possano distruggere le vite e avvelenare le coscienze. Allo stesso tempo, ci fa interrogare su quanto abbiamo imparato da quei tragici anni e su quanto, invece, siamo ancora schiavi delle divisioni e dell’odio che hanno caratterizzato quel periodo.
In conclusione, “Il tempo delle chiavi” di Nicola Rao è un libro essenziale per chiunque voglia comprendere meglio gli anni di piombo in Italia e le conseguenze che ancora oggi portiamo con noi. Un’opera di grande valore storico e civile, che ci ricorda l’importanza della memoria e della consapevolezza. La denuncia di Rao è chiara: non possiamo permetterci di dimenticare, perché solo ricordando possiamo costruire un futuro libero da quei fantasmi.
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