autoriEly Gocce di Rugiada

La piccola libreria ai piedi della montagna di Lee Do-woo

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Un inverno gelido, una casa in rovina e un cuore spezzato: Haewon torna a Bukhyeon senza sapere che il passato la aspetta.
 La piccola libreria Goodnight e il misterioso Eunseop diventano il suo rifugio, tra libri, tè caldo e silenzi che parlano più delle parole.
 Ma segreti familiari e amori sospesi mettono tutto in discussione: è possibile riscrivere la propria storia e trovare un nuovo inizio?
 Immergiti in un romanzo emozionante, lascia che la magia dei libri scaldi il tuo cuore e scopri il potere dei legami autentici

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La recensione

Esistono romanzi capaci di avvolgere il lettore in un’atmosfera ovattata, come se il tempo rallentasse e il mondo si restringesse attorno alle emozioni dei protagonisti. La piccola libreria ai piedi della montagna di Lee Do-woo è uno di questi. Ambientato in un villaggio sperduto della Corea del Sud, il romanzo racconta una storia di ritorno, riscoperta e legami profondi, intrecciati con la delicatezza di una poesia invernale.

Un libro che non si limita a narrare eventi, ma che accompagna il lettore in un viaggio interiore, risvegliando memorie sopite e domande fondamentali: cosa significa davvero trovare casa? È possibile ricominciare da capo, anche quando il passato pesa sulle spalle?

La protagonista, Haewon, torna nel piccolo villaggio di Bukhyeon dopo un’esperienza fallimentare a Seul, dove il suo lavoro di insegnante d’arte l’ha delusa profondamente. Ferita, confusa e desiderosa di riprendere fiato, sceglie di rifugiarsi nel luogo in cui è cresciuta. Ma come spesso accade nei ritorni, nulla è più come lo ricordava.

La pensione Casa di Noce, che appartiene alla sua famiglia, non è più l’accogliente rifugio di un tempo: è caduta in rovina, proprio come i rapporti umani che Haewon ha lasciato dietro di sé. Anche sua zia Myeongyeo, un tempo figura di riferimento, è cambiata. È invecchiata, è diventata più rigida e ha smesso di scrivere, chiudendosi in un silenzio che sembra pesare quanto la neve che copre il villaggio.

Questa scelta narrativa è interessante perché gioca sulla dualità tra il paesaggio esteriore e quello interiore della protagonista. La montagna innevata, la casa decadente e il clima rigido riflettono la sua condizione emotiva. Nulla è gratuito in questo romanzo: ogni elemento contribuisce a creare un’atmosfera che avvolge il lettore e lo spinge a vivere sulla propria pelle le incertezze e le paure di Haewon.

Nel suo tentativo di ritrovare un equilibrio, Haewon si imbatte nella libreria Goodnight, gestita da Eunseop, un uomo dal carattere silenzioso e riflessivo. È qui che la storia prende una piega inaspettata. La libreria non è solo un luogo fisico, ma diventa un simbolo: è un rifugio, un punto d’incontro per anime in cerca di conforto.

Eunseop, a differenza di Haewon, sembra aver trovato il proprio posto nel mondo. Vive immerso nei libri e nella quiete del villaggio, con un ritmo di vita lontano dalla frenesia delle città. Ma il suo silenzio nasconde molto più di quanto sembri: anche lui ha un passato complesso, fatto di solitudini e ferite mai del tutto guarite.

La Goodnight non è solo una libreria, è una seconda casa per chi la frequenta. Il piccolo gruppo di lettura che si riunisce tra i suoi scaffali è composto da personaggi unici, ciascuno con un proprio bagaglio emotivo: Hyeonji, un’adolescente ribelle; il piccolo Seungho, amante dei fumetti; Jangwoo, impiegato comunale con il sogno di risollevare l’economia locale; e Sujeong, un’anziana signora avida lettrice di storie romantiche.

Lee Do-woo dipinge queste figure con grande sensibilità, rendendole più che semplici comprimari. Ognuno di loro è portatore di un messaggio, di una sfida da affrontare, di una lezione da imparare. Attraverso i loro dialoghi, le loro interazioni e il calore che riescono a creare attorno a un semplice libro, il romanzo ci ricorda quanto siano fondamentali le connessioni umane.

Lentamente, tra una tazza di tè e le pagine di un libro, il legame tra Haewon ed Eunseop si fa più profondo. Non si tratta di un amore passionale e travolgente, ma di qualcosa di più sottile e autentico. È l’amore che nasce dalla comprensione, dalla condivisione di silenzi e sguardi, dal riconoscere nell’altro una casa in cui rifugiarsi.

L’autrice costruisce la loro relazione con una delicatezza straordinaria, evitando gli stereotipi del romance convenzionale. Non ci sono dichiarazioni eclatanti o gesti plateali: ci sono invece piccoli momenti, sottili dettagli, atti di cura che parlano più di mille parole.

Eunseop tiene un diario, che pubblica sul blog della libreria, e in esso annota pensieri e riflessioni, rivelando un mondo interiore ricco di emozioni trattenute. Questo espediente narrativo permette al lettore di avvicinarsi ancora di più al personaggio, creando una connessione intima con il suo vissuto.

Oltre alla trama, La piccola libreria ai piedi della montagna affronta tematiche di grande spessore:

Il peso del passato: Sia Haewon che Eunseop devono fare i conti con ciò che è stato, con le ferite che ancora bruciano e con la paura di non essere abbastanza.

Il senso di appartenenza: Il romanzo esplora il concetto di “casa” in modo non convenzionale. È un luogo fisico o uno stato d’animo? È qualcosa da cui fuggire o a cui tornare?

La forza dei legami umani: La libreria diventa un microcosmo di affetti e relazioni, dimostrando come l’empatia e la condivisione possano guarire le ferite invisibili.

Lee Do-woo ha uno stile di scrittura che avvolge il lettore come una coperta calda in una giornata d’inverno. La narrazione è lenta ma non noiosa, riflessiva ma mai pesante. L’autrice sa come dosare le parole, come costruire atmosfere e come trasmettere emozioni con semplicità e profondità.

I paesaggi innevati della Corea del Sud diventano quasi un personaggio a sé stante, influenzando gli stati d’animo dei protagonisti e rafforzando il senso di malinconia e speranza che permea tutto il romanzo.

La piccola libreria ai piedi della montagna è un romanzo che si legge con il cuore più che con la mente. Non è solo la storia di Haewon ed Eunseop, ma di chiunque abbia mai cercato un rifugio, una seconda possibilità, un luogo in cui sentirsi finalmente a casa.

Se ami le storie dolci, riflessive e ricche di emozioni autentiche, questo libro saprà regalarti ore di lettura indimenticabili. E forse, come per la protagonista, anche per te la libreria Goodnight diventerà un posto speciale, capace di risvegliare ricordi e sentimenti sepolti sotto la neve del tempo.

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