humorplate prisiclla

La vertigine del lieto fine di Priscilla Plate

Scopri “La vertigine del lieto fine” di Priscilla Plate, una storia avvincente dove il romanticismo e l’avventura si intrecciano per condurre Adele a sfide inaspettate e a nuovi sogni.

Immergiti nel mondo di un’avvocatessa pronta a riscoprire l’amore in una Praga da favola, tra momenti di suspense e scintille di passione.

Con un intrigante “principe azzurro” e una sola regola da infrangere, il cuore di Adele è messo alla prova.

Preparati per un viaggio romantico e appassionante: ordina ora e lasciati conquistare!

Puoi acquistare questo libro clickando su questo link

Se vuoi sostenere recensioniletterarie.it, clicka su questo link e offrici un caffè

La recensione

“La vertigine del lieto fine” di Priscilla Plate è un romanzo che unisce il romanticismo con la commedia brillante, regalando una storia in cui il lettore può ritrovarsi e sorridere. Adele, una giovane avvocatessa disillusa dall’amore, è una protagonista complessa, autentica e ironica, e l’inizio del romanzo ci permette di vedere un lato di lei che molti possono comprendere: l’amarezza dopo una delusione sentimentale, soprattutto quando il cuore è stato ferito da qualcuno di cui ci si fidava. Priscilla Plate riesce fin da subito a coinvolgere il lettore, descrivendo i pensieri di Adele con una vena di umorismo amaro che rende la narrazione schietta e accattivante.

Adele è una donna moderna, alle prese con una quotidianità che non sempre lascia spazio ai sogni romantici. Stanca di illusioni e false promesse, decide di chiudere definitivamente il capitolo della storia con il collega manipolatore che l’ha illusa e abbandonata per interesse, scegliendo di convolare a nozze con la figlia del capo. Plate disegna questa figura maschile con tratti sottili ma incisivi, creando un “antagonista” odioso che riflette un tipo di uomo ben conosciuto da molte donne. Adele, però, non si lascia abbattere: la sua determinazione e la decisione di andare avanti ci fanno vedere in lei una forza sottile, che si esprime nella scelta di prendersi una rivincita sul proprio passato, per quanto scomoda o difficile.

Il viaggio a Praga rappresenta per Adele non solo un’opportunità professionale, ma una porta verso un mondo nuovo, affascinante e incerto. Praga, con il suo fascino intramontabile, diventa il perfetto sfondo di un’avventura romantica e un po’ surreale. Plate descrive questa città in modo vivido e cinematografico, rendendola quasi una protagonista del libro: dalle serate di gala in sontuosi palazzi alle strade acciottolate, tutto contribuisce a creare un’atmosfera di sogno che cattura il lettore. In questa cornice pittoresca, Adele è chiamata a rappresentare una famiglia di imprenditori di diamanti e si ritrova coinvolta in una serie di eventi tanto improbabili quanto esilaranti. Il tono del romanzo diventa qui più leggero, portando il lettore in una serie di situazioni tragicomiche che rendono Adele sempre più simpatica e umana.

Il “principe azzurro” di Adele, il misterioso straniero dagli occhi di ghiaccio e la chioma bionda, è un personaggio che incarna l’evasione e il desiderio, ma che si rivela essere molto di più di un semplice oggetto di attrazione. Plate descrive questo personaggio senza cadere nei cliché del romance, lasciando emergere un uomo che, pur essendo avvolto in un alone di mistero, ha anche lati complessi e persino inaspettati. Il rapporto che si sviluppa tra Adele e lo straniero non è la solita fiaba romantica, ma una sfida: Adele è tentata dal lasciarsi andare e al contempo trattenuta dalla regola che la sua stessa professione impone, ovvero di non mescolare cuore e affari. È questa tensione, in realtà, a rendere la storia emozionante, poiché il lettore non sa se Adele infrangerà le sue stesse regole.

Un altro punto di forza del libro è l’umorismo, che Plate usa con grande maestria. Le situazioni in cui Adele si trova coinvolta, tra cadute spettacolari e disavventure con un’indomita giumenta, strappano più di un sorriso e alleggeriscono la tensione emotiva della protagonista. Tuttavia, non si tratta di un umorismo fine a se stesso: le difficoltà e le piccole sfortune che Adele affronta non fanno altro che renderla più decisa a trovare la propria felicità e indipendenza. È un percorso di crescita personale che molte lettrici possono sentire come proprio.

Plate costruisce con grande abilità una trama che, pur seguendo in parte i canoni del romance, si distingue per l’attenzione alla profondità dei personaggi e alla loro evoluzione. Adele non è un personaggio perfetto, ma è proprio in questo che sta il suo fascino. Con i suoi difetti, i suoi dubbi e i suoi sogni, rappresenta una donna forte e allo stesso tempo vulnerabile, una figura che il lettore sente vicina e reale.

In “La vertigine del lieto fine”, il lieto fine, seppur desiderato, non è scontato: Plate gioca con il concetto stesso di “vissero felici e contenti”, portando Adele a chiedersi se sia possibile ottenere tutto ciò che si desidera senza scendere a compromessi. È un quesito che, in un modo o nell’altro, emerge nelle vite di chiunque, e Plate lo esplora senza forzare la mano, con una delicatezza che rende il finale ancora più appagante.

In conclusione, “La vertigine del lieto fine” è un romanzo che parla di amore, ma anche di consapevolezza e di crescita. Priscilla Plate riesce a creare una storia che, pur avendo tutti gli ingredienti del romance, affronta temi profondi con leggerezza e intelligenza. È una lettura che invita a lasciarsi andare, a sorridere delle avversità e a credere che, a volte, anche le storie più complicate possono trovare un lieto fine.

#priscillaplate, #lavertiginedellietofine, #humor, #bookblogger, #bookinfluencer, #bookstagram, #booktok, #francomarani, #recensioni, #recensioniletterarie, #recensioniletterarieit, #smartthriller

Rispondi

Plugin WordPress Cookie di Real Cookie Banner