Le streghe di Mamrot di Maria Comino – Libro segnalato al “Premio FANTAVOX 2024”
Scopri “Le streghe di Mamrot” di Maria Comino, un avvincente romanzo che intreccia magia e oscurità.
Sette bambine nate sotto un’eclissi si trovano accusate di stregoneria, costrette a firmare un patto di immortalità con Mamrot, un demone assetato di anime.
Attraverso una narrazione ricca di suspense, l’autrice esplora la fragilità umana e la corruzione dei vizi capitali.
Non perdere l’occasione di immergerti in un viaggio che attraversa secoli e desideri: leggi il libro e lasciati trasportare in un mondo di maledizioni e aspirazioni di normalità!
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Ascolta alcuni brani di “Le streghe di Mamrot di Maria Comino”
La recensione
“Le streghe di Mamrot” di Maria Comino è un’opera che si fa portavoce di una storia avvincente e intrisa di elementi gotici e magici, capace di catturare l’immaginazione del lettore. Ambientato in un contesto storico che ricorda le epoche di intensa persecuzione, il romanzo inizia con un evento straordinario: la comparsa di una cometa nel cielo, accompagnata da un’eclissi di sole, segni premonitori della nascita di sette bambine destinate a un destino ineluttabile. Queste ragazze, che crescono in un ambiente intriso di superstizione e paura, vengono in seguito accusate di stregoneria, una delle accuse più temute della loro epoca, e condannate al rogo.
La trama si dipana in un’atmosfera di suspense e tensione, evidenziando come la paura possa scatenare la follia nelle masse e nelle istituzioni. Comino, attraverso una narrazione incisiva, mette in luce non solo la vulnerabilità delle protagoniste, ma anche la brutalità di un sistema che non perdona e non comprende. Le bambine, ora donne, si trovano di fronte a una scelta disperata: firmare un contratto con Mamrot, un demone astuto e insidioso, per garantirsi seicento anni di immortalità. Questo patto, tuttavia, viene a un prezzo molto alto. Mamrot, con la sua insaziabile fame di anime corrotte dai vizi capitali, non è un benefattore, ma un padrone che manipola i desideri e le debolezze umane.
La forza del romanzo sta nella capacità di Comino di intrecciare i destini delle sette donne, ciascuna con la propria personalità e le proprie vulnerabilità, e di mostrare come il potere dei vizi capitali – l’avidità, la lussuria, l’invidia e la superbia – possa corrompere anche le anime più pure. Le protagoniste, pur avendo fatto un patto con il male, devono confrontarsi con le conseguenze delle loro azioni, portando il lettore a riflettere su temi universali come la libertà, la scelta e la responsabilità.
Comino riesce a creare un ambiente ricco di dettagli, dove l’oscurità e la magia si mescolano alla realtà quotidiana delle protagoniste. I dialoghi sono incisivi, e la prosa evocativa trasmette un senso di urgenza e di inevitabilità, invitando il lettore a immergersi in un mondo che è tanto affascinante quanto terrificante. Ogni capitolo è carico di tensione, e l’elemento soprannaturale non è mai gratuito, ma funzionale alla crescita dei personaggi e allo sviluppo della trama.
Un aspetto notevole del romanzo è la sua capacità di affrontare la follia delle persecuzioni storiche, un tema di grande attualità. Le donne, accusate di stregoneria, diventano simbolo di una società che teme il diverso e che è pronta a sacrificare le proprie membra in nome di ideali distorti. Comino, con una sensibilità acuta, invita il lettore a riflettere sulle dinamiche di potere e sulla fragilità umana, mostrando che anche le creature più feroci possono nascondere un’anima vulnerabile.
L’atto di firmare un contratto con Mamrot rappresenta un punto di non ritorno. Le sette donne, ora legate a questo demone, si trovano a dover affrontare il prezzo della loro scelta, un viaggio che le porterà a confrontarsi con le loro paure più profonde e con il lato oscuro della loro esistenza. La narrazione esplora il conflitto tra il desiderio di normalità e l’inevitabilità di un destino segnato, creando un legame emotivo forte con il lettore.
Inoltre, la figura di Mamrot incarna il potere tentatore e distruttivo delle forze oscure, rappresentando una metafora delle insidie che si nascondono nelle scelte quotidiane. La sua fame di anime corrotte diventa un potente simbolo dei vizi che possono facilmente sopraffare l’individuo, rendendo la storia non solo un racconto di stregoneria e magia, ma anche un monito sui pericoli dell’egoismo e della corruzione.
In conclusione, “Le streghe di Mamrot” di Maria Comino è un romanzo che non solo intrattiene, ma offre anche spunti di riflessione profonda sui temi della scelta, della libertà e della corruzione morale. La scrittura avvincente e i personaggi ben delineati rendono questa opera un viaggio affascinante e inquietante, che invita il lettore a considerare le conseguenze delle proprie azioni e le ombre che si nascondono nel cuore umano. È un libro che, una volta chiuso, lascia una sensazione di inquietudine e una spinta a interrogarsi sulla propria moralità e sul prezzo delle scelte fatte. Se siete pronti a immergervi in un’avventura che esplora i confini tra luce e ombra, “Le streghe di Mamrot” è un libro da non perdere.
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