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L’età sperimentale di Erri De Luca e Ines de La Fressange

Scopri l’età sperimentale di chi vive la vecchiaia come un’opportunità di crescita e consapevolezza.

Erri De Luca, insieme a Ines de La Fressange, esplora come questa fase della vita possa essere una risalita verso la luce, una scoperta di nuovi orizzonti e possibilità.

Non limitarti a guardare indietro: esplora le prospettive e la forza che la maturità può offrire, attraverso esperienze uniche.

Leggi “L’età sperimentale” per scoprire come, con il tempo accumulato, si può raggiungere una visione più chiara e piena di futuro. 

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La recensione

In “L’età sperimentale”, Erri De Luca e Ines de La Fressange ci offrono uno sguardo affascinante e rivelatore sulla maturità, un periodo della vita che, lontano dai cliché di declino e rimpianto, diventa invece un’opportunità di crescita, sperimentazione e rinnovata consapevolezza. Con una voce che unisce profondità filosofica e lirismo poetico, De Luca ci invita a riconsiderare ciò che pensiamo della vecchiaia, rivelandoci che questa fase della vita è un’avventura di scoperta e di trasformazione. In compagnia della stilista Ines de La Fressange, che arricchisce il testo con il suo contrappunto, il libro diventa un viaggio condiviso, un dialogo tra esperienza e prospettiva, tra il passato vissuto e il futuro che si spalanca.

Il punto di partenza del libro è la riflessione di De Luca sulla condizione della vecchiaia, vista non come una fine, ma come un nuovo inizio. “Nessuna generazione prima di questa ha raggiunto la vecchiaia in così numerosa formazione e in uno stato così attivo”, scrive l’autore, proponendo l’idea che, per la prima volta, la vecchiaia possa essere considerata come un’età sperimentale. Questo concetto di “età sperimentale” si distacca da quella visione tradizionale che considera la vecchiaia come una fase di declino. Al contrario, De Luca la presenta come una “tela bianca”, su cui ognuno di noi può dipingere una nuova versione di sé, libera dalle aspettative imposte dalla società o dai modelli generazionali precedenti.

A chi spesso si preoccupa del fatto che la vecchiaia possa essere solo nostalgia, rimpianti e una lenta discesa, il libro offre una visione completamente diversa. Invece di guardare indietro, come tendono a fare molti, l’autore ci invita a guardarci dentro e ad allenare corpo e mente con maggiore consapevolezza. Questo atteggiamento ci permette non solo di vivere appieno la nostra esperienza di vita, ma anche di apprezzare la ricchezza che il tempo accumulato ci offre. Le persone più anziane, come scrive De Luca, hanno guadagnato “lo slancio del tempo accumulato”, una catapulta che le proietta in un futuro che possono affrontare con la forza di chi ha conosciuto la vita in tutte le sue sfaccettature.

La riflessione di De Luca prende una piega ancora più profonda quando esplora l’immagine della montagna come metafora della vecchiaia. Il vecchio “vede lontano”, scrive De Luca, proprio come chi si trova in cima a una montagna, circondato dalla luce che arriva da ogni direzione. Il poeta Goethe, nel suo ultimo respiro, chiese “Mehr Licht”, più luce, non come una richiesta, ma come una consapevolezza improvvisa della bellezza che lo circondava. La luce della vecchiaia non è una luce che si spegne, ma una luce che, sebbene più tenue, illumina la visione del futuro. È una visione di speranza, non solo per sé, ma per la Terra intera. Le parole di De Luca esprimono un messaggio potente: anche nella maturità, possiamo essere testimoni di un mondo in trasformazione e guardare al futuro con fiducia.

La conversazione con Ines de La Fressange, stilista di fama internazionale, aggiunge una dimensione unica al libro. Ines offre il suo punto di vista sulla bellezza, sull’eleganza e sulla capacità di reinventarsi anche nella maturità. La sua voce è una voce di esperienza, ma anche di rinnovata passione per la vita. Il contrasto tra il pensiero filosofico di De Luca e la prospettiva stilistica di Ines crea una sinergia che arricchisce il messaggio centrale del libro: la vecchiaia è un’opportunità, non una condanna.

Nel suo dialogo con il lettore, De Luca mette in luce l’importanza di accettare la vecchiaia come una fase nuova, irripetibile e irriducibile. Il libro diventa un invito ad abbracciare ogni stagione della vita, senza paura, senza vergogna, ma con la consapevolezza che ogni età ha un proprio valore. È una celebrazione della ricchezza di ciò che abbiamo vissuto e della possibilità di rinnovarci, di essere curiosi, di cercare, anche nel tramonto della nostra esistenza, nuove strade da percorrere.

Lettura consigliata a chiunque sia pronto a sfidare le convenzioni sulla vecchiaia e a scoprire un nuovo modo di viverla, più ricco, più consapevole e più pieno. “L’età sperimentale” di Erri De Luca e Ines de La Fressange è una riflessione intima e profonda sulla vita, che ci invita a non smettere mai di imparare e di vivere con entusiasmo, indipendentemente dall’età che abbiamo. Una vera e propria rivoluzione del pensiero sulla vecchiaia che, pagina dopo pagina, svela quanto ogni momento, anche quello che sembra finito, possa essere l’inizio di qualcosa di straordinario.

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