L’isola dove volano le femmine di Marta Lamalfa
Scopri il segreto nascosto di Alicudi nel 1903, dove la giovane Caterina affronta la perdita della sua gemella e un destino intrecciato a magia e superstizione.
Entra in un mondo fatto di antiche credenze, dove il pane avvelenato e le majare che volano nella notte sembrano l’unica via di fuga da una realtà soffocante.
“E se esistesse un modo per cambiare il proprio destino, anche quando tutto sembra già scritto?
Immergiti in “L’isola dove volano le femmine” di Marta Lamalfa e lasciati trasportare da una storia intensa e suggestiva.
Puoi acquistare questo libro clickando su questo link
Se vuoi sostenere recensioniletterarie.it, clicka su questo link e offrici un caffè
La recensione
Ci sono storie che si insinuano nell’anima e la trasformano, racconti che, come il vento che sferza le coste di Alicudi, lasciano segni indelebili. “L’isola dove volano le femmine” di Marta Lamalfa è uno di questi. Sin dalle prime pagine, il lettore si trova immerso in un mondo sospeso tra la realtà e la leggenda, un luogo remoto eppure vicino, dove il dolore e la magia si intrecciano come i fili di un tessuto antico.
Caterina, la protagonista, sperimenta sulla propria pelle il vuoto della perdita. Sua sorella gemella, Maria, non c’è più, e con lei se n’è andata la guida che l’aiutava a scegliere i pensieri giusti, quelli che danno direzione alla vita. E tu, lettore, ti ritrovi con lei in questa terra inospitale, senti il freddo di quel corpo inerte e il peso di un futuro incerto. La sua mente si aggrappa ai ricordi, alla routine scandita dal lavoro nei campi e alle acciughe sotto sale, mentre tutto intorno il mondo si sgretola sotto il peso di antiche credenze e superstizioni.
La storia si sviluppa in un crescendo di tensione, mentre Caterina osserva i cambiamenti intorno a lei. L’isola, isolata non solo dal mare ma anche da un tempo immobile, sembra chiudersi su se stessa. Il pane, alimento sacro e quotidiano, si trasforma in un veicolo di alterazione della realtà: la segale contaminata dal tizzonare insinua visioni e nuove possibilità. E qui emerge un interrogativo potente: quanto di ciò che crediamo reale è davvero tale? Quanto la nostra percezione è modellata da ciò che ci è stato insegnato e da ciò che accettiamo come vero?
Marta Lamalfa ci trasporta in una dimensione in cui il confine tra allucinazione e rivelazione si assottiglia sempre di più. Il linguaggio, ricco e avvolgente, non è soltanto un mezzo di narrazione, ma diventa un tramite per evocare emozioni profonde. Leggendo, sembra quasi di sentire il profumo del mare, il crepitio del fuoco acceso nelle case, il sapore amaro di un destino che sembra già scritto. Ma è proprio qui che il romanzo compie il suo incantesimo più potente: ci mette di fronte a una scelta.
Per Caterina, come per tutti gli abitanti dell’isola, arriva il momento in cui la realtà deve essere accettata o riscritta. E tu, mentre la accompagni in questo viaggio, ti chiedi se esistano davvero confini tra il sogno e la verità, o se siano soltanto costrutti che ci impediscono di spiccare il volo. Le majare, le streghe che si librano nella notte, diventano il simbolo di un’altra possibilità, di un’alternativa che esiste solo per chi ha il coraggio di vederla.
Il romanzo non è solo un viaggio nella storia dimenticata di Alicudi, ma una riflessione profonda sul libero arbitrio, sulla capacità di scegliere, sulla forza di rompere le catene dell’inevitabile. E se Caterina fosse il riflesso di ognuno di noi? Se in ogni lettore esistesse quella scintilla che attende solo di riconoscere un’altra verità?
Alla fine del libro, quando l’ultima pagina viene voltata, qualcosa resta. Forse è un’emozione sospesa, forse una domanda senza risposta, forse la sensazione che la vita, come la storia, non sia mai davvero immutabile. “L’isola dove volano le femmine” è un romanzo che non si limita a raccontare, ma trasforma, lasciando in chi legge una nuova prospettiva, un’eco che continua a vibrare nel tempo.
#martalamalfa, #lisoladovevolanolefemmine, #narrativa, #bookblogger, #bookinfluencer, #bookstagram, #booktok, #elygoccedirugiada, #francomarani, #recensioni, #recensioniletterarie, #recensioniletterarieit, #thrillerbook,