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Matrimonio di convenienza di Felicia Kingsley

Quando il destino le offre un’opportunità incredibile, Jemma deve scegliere: una vita ordinaria o un matrimonio… di convenienza?

Lei è una truccatrice teatrale squattrinata, lui un duca inglese al verde: insieme, possono ottenere tutto ciò che desiderano.

Tra etichetta, ricevimenti e una suocera insopportabile, riusciranno a sopravvivere a questa folle unione?

Scopri come due mondi opposti possono scontrarsi e, forse, trovare qualcosa di più. Leggi Matrimonio di convenienza di Felicia Kingsley!

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La recensione

Felicia Kingsley, con il suo Matrimonio di convenienza, ci regala una storia irresistibile che mescola romanticismo, ironia e un pizzico di sfacciata ribellione. Il libro racconta le vicende di Jemma, una truccatrice teatrale dal carattere frizzante e dall’anima libera, e Ashford, un duca inglese compassato che si trova sull’orlo della rovina finanziaria. È una di quelle trame che sembrano iniziare con una premessa bizzarra, quasi surreale, ma che riescono a catturare il lettore grazie a una scrittura vivace e a personaggi che sembrano balzare fuori dalla pagina.

La protagonista, Jemma, è tutto ciò che ci si aspetterebbe da una donna moderna e indipendente: irriverente, determinata e allergica alle convenzioni. Vive in un piccolo seminterrato a Londra, tra bollette da pagare e un cuore che fatica a fidarsi dell’amore, a causa di relazioni passate non proprio idilliache. La sua vita prende una piega inaspettata quando riceve la notizia di un’improvvisa eredità: sua nonna, una figura austera che aveva diseredato sua madre per aver scelto l’amore piuttosto che il titolo, le ha lasciato un’enorme fortuna. Ma non tutto è semplice come sembra. Per accedere al denaro, Jemma deve rispettare una condizione: sposare un uomo di nobili natali.

È qui che entra in scena Ashford, il duca di Burlingham, un uomo tanto elegante quanto disperato. Ashford è l’esatto opposto di Jemma: compassato, formale e intrappolato in un mondo di etichetta e aspettative sociali. Ma nemmeno lui è immune ai colpi della sorte. Il suo titolo e le sue proprietà, simboli di un’illustre eredità, sono a rischio. Ha bisogno di soldi per salvarli e per mantenere il suo ruolo nella società. La soluzione? Un matrimonio di convenienza con Jemma, che gli porterebbe la stabilità economica necessaria. Un accordo perfetto, almeno sulla carta.

Da qui, Kingsley costruisce un romanzo che non è solo una commedia romantica, ma anche un’esplorazione delle differenze culturali e di classe. Jemma e Ashford non potrebbero essere più diversi: lei, cresciuta in una famiglia hippy, ama camminare scalza e parlare senza filtri; lui, abituato ai ricevimenti formali e al rispetto rigido delle tradizioni, è il classico lord inglese che cerca di non perdere la calma nemmeno nelle situazioni più assurde. La collisione tra i due mondi crea una serie di momenti esilaranti e toccanti che tengono il lettore incollato alle pagine.

Il cuore della storia risiede però nella trasformazione dei personaggi. Jemma, che all’inizio sembra vedere il matrimonio come un mezzo per un fine, inizia lentamente a capire che dietro la maschera di rigidità di Ashford c’è un uomo che lotta contro i propri demoni e le proprie insicurezze. Dall’altro lato, Ashford scopre che Jemma non è solo la soluzione ai suoi problemi economici, ma anche una donna capace di stravolgere tutto ciò che credeva immutabile. Kingsley riesce a intrecciare abilmente momenti di crescita personale con dialoghi spumeggianti e battibecchi irresistibili, dando vita a un rapporto che si evolve con naturalezza.

La vera sorpresa del romanzo, però, è l’ambiente in cui si svolge. La residenza dei Burlingham diventa quasi un personaggio a sé, con la sua opulenza decadente e le regole soffocanti che governano la vita dei suoi abitanti. Qui Jemma deve affrontare non solo le sfide del matrimonio, ma anche una suocera aristocratica e inflessibile, inviti mondani, galateo e formalità che sembrano pensati per metterla alla prova. Questi elementi aggiungono un ulteriore strato di complessità alla trama, trasformando quella che potrebbe essere una semplice storia d’amore in una lotta per l’autodeterminazione e la ricerca di un equilibrio tra due mondi apparentemente inconciliabili.

Kingsley scrive con una leggerezza che non è mai superficiale. La sua prosa è brillante, i dialoghi taglienti e pieni di umorismo, ma c’è anche una profondità sottostante che invita il lettore a riflettere su temi come il compromesso, l’autenticità e l’importanza di trovare un posto – o una persona – che ci faccia sentire veramente a casa. È questa combinazione di leggerezza e spessore che rende il libro così accattivante e coinvolgente.

Alla fine, Matrimonio di convenienza non è solo una storia d’amore, ma una celebrazione delle imperfezioni umane e della capacità di due persone di trovare un terreno comune nonostante le differenze. Kingsley ci mostra che l’amore può nascere nei luoghi più improbabili, anche in un matrimonio nato per convenienza, e che le vere ricchezze della vita non si trovano nei conti bancari o nei titoli nobiliari, ma nelle connessioni autentiche che creiamo.

In conclusione, questo romanzo è una lettura imperdibile per chi cerca una storia frizzante, romantica e profondamente umana. Con il suo mix di ironia, passione e introspezione, Felicia Kingsley ci regala un libro che ci fa sorridere, riflettere e, soprattutto, credere che l’amore possa superare qualsiasi barriera – anche quella tra una truccatrice teatrale e un duca inglese.

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