Mentre moriva di Giuseppe Zanfini
Mentre moriva di Giuseppe Zanfini
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La recensione di newslibri.it
“Mentre moriva” di Giuseppe Zanfini è un’opera che esplora le profonde cicatrici lasciate dal terrorismo, raccontando una storia intrisa di riflessione e introspezione. Il romanzo segue due vite parallele: quella di un brigatista, responsabile di un atroce delitto, e quella del figlio della sua vittima, un maresciallo di polizia assassinato dalle Brigate Rosse circa trent’anni prima.
La narrazione si svolge in un giorno cruciale per entrambi i protagonisti. Un fotografo, chiamato dal suo giornale per documentare l’uscita di un ex brigatista dal carcere, scopre con sgomento che si tratta dell’uomo che ha ucciso suo padre. Questo incontro inaspettato costringe il fotografo a ripercorrere tutta la sua vita, rievocando il dolore e le perdite subite, e riflettendo sull’eredità del terrorismo nella sua esistenza. Parallelamente, il brigatista, ormai settantenne e alla vigilia della scarcerazione, riflette sulle scelte passate e sui vent’anni trascorsi in prigione, una pena che ha segnato indelebilmente il suo percorso di vita.
Zanfini intreccia le due storie con maestria, mettendo in risalto le contraddizioni e le somiglianze tra le vite dei due uomini. Entrambi sono prigionieri dei loro ricordi e del loro passato, intrappolati in un’esistenza segnata da eventi che non possono cambiare. La figura del brigatista emerge non solo come un criminale, ma anche come un uomo che, dopo decenni, è costretto a fare i conti con la propria coscienza e con le scelte che hanno devastato vite altrui.
Un terzo personaggio, il compagno di cella del brigatista, funge da coscienza morale, un delinquente comune che rappresenta una sorta di specchio per il brigatista stesso. Questo personaggio offre un contrasto importante e un punto di vista esterno sulle azioni e le riflessioni del brigatista, contribuendo a dare maggiore profondità alla storia.
La scrittura di Zanfini è intensa e riflessiva, capace di catturare le emozioni complesse dei protagonisti e di esplorare temi difficili come il perdono, la colpa e la redenzione. “Mentre moriva” non è solo un romanzo su un evento storico, ma un’indagine profonda sulla natura umana e sulle conseguenze delle azioni umane, sia per chi le compie sia per chi ne subisce gli effetti.
In conclusione, “Mentre moriva” di Giuseppe Zanfini è un’opera potente e commovente che affronta il tema del terrorismo da una prospettiva unica, mettendo in luce l’umanità dei suoi protagonisti e il peso delle loro storie. È un libro che invita alla riflessione sulla memoria storica e personale, e sull’impatto duraturo delle scelte individuali. Una lettura consigliata a chiunque cerchi un’analisi profonda e sincera delle vicende umane.
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