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Osso: Anche i cani sognano di Michele Serra

Scopri “Osso: Anche i cani sognano” di Michele Serra, una storia toccante sull’incontro tra un uomo solitario e un cane affamato, nel misterioso confine tra uomo e natura.

Immergiti in un racconto che esplora il legame primordiale tra due esseri viventi, pieno di luci, ombre e sogni che non hanno nome.

Lasciati ispirare dalla poesia nascosta nei gesti più semplici, come una carezza, e riscopri la forza di un’antica alleanza.

Leggi il libro e vivi un’emozione unica che ti farà guardare i cani con occhi nuovi! 

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La recensione

In “Osso: Anche i cani sognano”, Michele Serra ci conduce in un viaggio intimo e profondo che esplora il rapporto tra un uomo solitario e un cane randagio, ma soprattutto il legame ancestrale che unisce l’essere umano e il mondo animale. Con una scrittura delicata e poetica, Serra dipinge un quadro che si muove tra la concretezza del quotidiano e le ombre sfumate del sogno, regalando al lettore un’esperienza emozionale e riflessiva.

La storia prende vita in un luogo ai margini, dove la casa dell’uomo si trova sul confine tra il mondo degli uomini e quello della natura selvaggia. Questo spazio liminale è popolato da un bosco misterioso, fatto di luci che filtrano tra gli alberi, ombre che si allungano e presenze nascoste. È un luogo che riflette perfettamente l’animo del vecchio protagonista: un uomo stanco, segnato dalla solitudine e dai rimpianti, ma anche capace di piccoli gesti di speranza. In questo scenario appare il cane, magro e affamato, una creatura che sembra venire dal nulla e che si muove con l’evanescenza di un sogno.

L’incontro tra il vecchio e il cane, che lui battezza Osso su suggerimento della nipotina, è al centro del racconto. Questo incontro non avviene in modo diretto, ma attraverso un lungo processo di avvicinamento e di reciproca osservazione. Il vecchio si mette ad aspettare, lasciando una ciotola di cibo sul prato, e Osso compare e scompare, mantenendo una distanza che sembra fatta di timore e rispetto. Questo lento avvicinarsi è raccontato con una maestria che cattura il lettore, invitandolo a immergersi in un tempo sospeso, dove ogni gesto, ogni sguardo, diventa significativo.

La relazione tra l’uomo e Osso si carica di un senso di sacralità che va oltre il semplice legame affettivo. Serra ci guida a riflettere sull’antica alleanza tra l’uomo e il lupo, una connessione nata migliaia di anni fa e che continua a vivere ogni volta che accarezziamo un cane. Questo gesto, apparentemente semplice, è carico di storia e di significati profondi, e Serra ce lo ricorda con parole che colpiscono direttamente il cuore.

Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è la capacità dell’autore di trasformare il bosco in un personaggio a sé stante. Questo luogo, pieno di segreti e di vita, diventa uno specchio dell’interiorità del vecchio e del cane, un rifugio ma anche una sfida. Il bosco assomiglia ai sogni: qualcosa che tutti abbiamo dentro, ma che spesso non sappiamo interpretare o nominare. E come nei sogni, nel bosco ogni cosa sembra possibile, ogni incontro può assumere un significato simbolico.

Serra arricchisce la narrazione con riflessioni che ci invitano a guardare oltre la superficie. La fame di Osso, ad esempio, non è solo un bisogno fisico, ma rappresenta anche un vuoto esistenziale, una mancanza che appartiene tanto al cane quanto al vecchio. Allo stesso modo, il desiderio del vecchio di nutrire Osso non è solo un atto di generosità, ma una ricerca di connessione, un tentativo di riempire la propria solitudine con un legame autentico.

Lo stile di Michele Serra è un altro elemento che rende questo libro straordinario. La sua scrittura è semplice ma evocativa, capace di trasformare un gesto ordinario, come mettere una ciotola di cibo sul prato, in un atto carico di significati. Ogni parola è scelta con cura, ogni frase sembra voler toccare corde profonde, risvegliando emozioni che spesso rimangono nascoste. La prosa di Serra riesce a essere sia concreta che poetica, creando un equilibrio perfetto tra realtà e suggestione.

Il romanzo non è solo una storia d’amore tra un uomo e un cane, ma anche una riflessione sul senso della vita e sulla nostra relazione con il mondo naturale. Ci ricorda che, nel nostro essere umani, portiamo con noi un retaggio antico, un legame con la natura e con gli animali che ci accompagna fin dalle origini. Questo legame, così evidente eppure spesso trascurato, è una fonte di conforto, di comprensione e di significato.

In definitiva, “Osso: Anche i cani sognano” è un libro che tocca l’anima. È una storia che si legge con il cuore aperto, lasciandosi trasportare dalle emozioni e dalle immagini evocate dalla scrittura di Serra. È un invito a riscoprire la bellezza nei gesti più semplici, a riflettere sulla nostra connessione con il mondo e a guardare con occhi nuovi il rapporto tra uomo e animale.

Michele Serra ci regala un’opera che non è solo un romanzo, ma anche una meditazione poetica sulla vita, sulla solitudine e sull’amore. Un libro da leggere e rileggere, per trovare ogni volta nuovi significati e nuove emozioni. Consigliato a chi ama le storie che parlano al cuore e che, come Osso, lasciano un’impronta profonda e indelebile.

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