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Phi. L’eletta d’eternità o per amor di Luca Piselli

Parti per un viaggio unico con “Phi. L’eletta d’eternità” di Luca Piselli: un intreccio tra matematica, poesia e illustrazione che conduce dalla Terra alla Luna.

Lasciati affascinare da Easter Egg, fumetti e spazi dedicati alla tua creatività, trasformandoti nel protagonista della storia.

Desideri esplorare nuovi orizzonti e riscoprire te stesso?

Prendi il timone e inizia subito questa straordinaria avventura! 

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La recensione

Ci sono libri che si leggono, altri che si vivono. “Phi. L’eletta d’eternità o per amor” di Luca Piselli appartiene senza dubbio alla seconda categoria. Non è solo un’opera letteraria, ma un’esperienza multidimensionale che accompagna il lettore attraverso percorsi inaspettati, tanto fisici quanto interiori. Il viaggio inizia a Pisa, una città che diventa simbolo e punto di partenza, e si spinge fino alla Luna, solo per tornare alla casa-madre, il luogo delle radici e della rinascita. Ogni pagina è una tappa di un itinerario che sfida la linearità, intrecciando matematica, poesia e arte in un universo che sembra non avere confini.

La matematica, regina silenziosa di questa narrazione, non si impone, ma traccia le regole che sostengono un viaggio apparentemente caotico. È come un sottofondo armonico, un ordine nascosto che permette alle emozioni e alle riflessioni di emergere in tutta la loro forza. Piselli non si limita a raccontare una storia; costruisce un linguaggio che invita il lettore a esplorare, interpretare e persino partecipare attivamente. Le illustrazioni, i fumetti, i versi e gli spazi bianchi da riempire non sono semplici aggiunte, ma strumenti che trasformano il lettore in co-autore.

La struttura del libro è un invito alla scoperta. Gli Easter Egg disseminati nelle pagine, le ripetizioni che richiamano spartiti musicali, i versi con accordi da interpretare: tutto sembra progettato per coinvolgere attivamente chi legge, stimolando la mente e il cuore. Non c’è una sola chiave di lettura, e forse è proprio questo il segreto del fascino di “Phi”. Ogni lettore può trovare qualcosa di diverso, un dettaglio che risuona con la propria esperienza o un messaggio nascosto che sembra rivolto esclusivamente a lui.

Ma cosa rappresenta Phi? Non è solo un simbolo matematico, la sezione aurea che da sempre affascina artisti e scienziati. In questo libro, Phi diventa un concetto che si espande, un punto di arrivo e al tempo stesso una sorgente da cui tutto si dirama. È equilibrio, bellezza e ordine nel caos, ma anche un enigma che sfida a essere decifrato. Percorrere le sue strade significa confrontarsi con l’ignoto, abbracciare la complessità e lasciarsi trasformare.

Uno degli aspetti più sorprendenti del libro è il dialogo costante tra autore e lettore. Piselli non si pone come una guida distante, ma come un compagno di viaggio, una voce che incoraggia a esplorare e a prendere in mano il timone della narrazione. Il lettore può “fare suo tutto il resto”, sostituirsi alla voce narrante, riempire gli spazi lasciati vuoti con le proprie idee, emozioni e intuizioni. Questa libertà creativa è un invito irresistibile, un modo per abbattere le barriere tra chi scrive e chi legge, rendendo il libro una vera opera condivisa.

L’utilizzo delle arti visive e musicali arricchisce ulteriormente l’esperienza. Le illustrazioni non sono solo decorative, ma vere e proprie porte verso nuovi mondi. I versi accompagnati da accordi da interpretare trasformano la lettura in un’esperienza quasi sinestetica, dove le parole si intrecciano con la musica. È come se il libro stesso fosse un laboratorio creativo, un luogo dove il lettore può sperimentare e scoprire nuovi modi di esprimersi.

La narrazione è al tempo stesso intima e universale. Piselli mette molto di sé nelle pagine, ma lascia anche spazio per il lettore, invitandolo a riconoscersi, a proiettare le proprie esperienze e a dialogare con ciò che trova. Questo equilibrio tra personale e collettivo rende il libro incredibilmente potente, capace di parlare a chiunque, indipendentemente dalle proprie esperienze o conoscenze pregresse.

Un altro elemento centrale è il tema del ritorno. Come in ogni viaggio epico, l’andata è solo una parte dell’esperienza. Tornare significa rinascere, vedere il familiare con occhi nuovi, arricchiti dalle esperienze vissute. Questo ciclo di partenza e ritorno, di esplorazione e riflessione, è un tema che attraversa l’intero libro, offrendo una struttura narrativa che, pur sfuggendo alla linearità, risulta profondamente soddisfacente.

Leggere “Phi. L’eletta d’eternità” non significa solo sfogliare un libro, ma intraprendere un viaggio trasformativo. È un’opera che stimola la mente, tocca il cuore e risveglia l’immaginazione, spingendo il lettore a guardare il mondo e se stesso da prospettive nuove. Non è un libro che si legge una volta sola: ogni rilettura svela nuovi dettagli, nuove connessioni, nuovi significati.

Consigliato a chi ama sperimentare, riflettere e creare, questo libro è una vera gemma per chi cerca qualcosa di più di una semplice narrazione. È un’opera che invita a mettersi in gioco, a partecipare attivamente, a lasciarsi ispirare e a scoprire nuove dimensioni del pensiero e dell’immaginazione.

In definitiva, “Phi. L’eletta d’eternità o per amor” è un viaggio che vale la pena intraprendere, un’esperienza che arricchisce e lascia il segno. Pronti a salpare? 

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