SUMERYA di Adam Kadmon
Scopri la sconvolgente Verità nascosta nei miti sumeri: gli Umani non furono creati da una divinità, ma da una Civiltà Extraterrestre.
Immergiti in un viaggio tra antichi segreti e complotti moderni, dove il potere sovranazionale trama per mantenere il controllo globale.
Se la storia si ripete, questa volta non ci sarà scampo: sei pronto a scoprire ciò che potrebbe cambiare il destino dell’Umanità?
Leggi “SUMERYA” di Adam Kadmon e preparati a vedere il mondo con occhi nuovi.
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La recensione
SUMERYA: Origini Aliene dell’Umanità e suo Destino
In SUMERYA, Adam Kadmon accompagna il lettore in un viaggio sconvolgente attraverso miti antichi e oscure verità moderne, rivelando una prospettiva che sfida le fondamenta stesse della storia e della religione. L’autore intreccia sapientemente i miti sumeri, accadici e babilonesi con teorie contemporanee su civiltà extraterrestri, offrendo un quadro alternativo sulla creazione dell’umanità e sul suo destino finale. Questo libro non è solo un invito alla riflessione, ma una chiamata a riscoprire la propria storia e a interrogarsi sulle forze che modellano il nostro presente.
La narrazione di Kadmon parte dagli antichi miti che, secondo l’autore, ispirarono i racconti della Genesi e del Diluvio Universale presenti nell’Antico Testamento. Questi testi millenari, però, raccontano una storia ben diversa da quella tramandata dalla tradizione religiosa: non sarebbe stata una divinità benevola a creare l’umanità, bensì una civiltà extraterrestre. Questo ribaltamento di prospettiva non è solo affascinante, ma anche inquietante, perché porta con sé una domanda fondamentale: se la nostra origine è il risultato di un esperimento alieno, qual era il loro scopo e, soprattutto, quale destino ci riservavano?
Kadmon non si limita a esplorare le origini dell’umanità, ma affronta anche le ragioni per cui questi esseri avrebbero deciso di sterminare la loro stessa creazione. Attraverso una ricostruzione accurata dei miti originali, l’autore descrive le modalità del genocidio di massa perpetrato dagli Alieni e le condizioni draconiane imposte ai pochi sopravvissuti. Questi dettagli, raccontati con precisione e profondità, evocano un senso di impotenza che si riflette nella condizione attuale dell’umanità, apparentemente inconsapevole delle forze che agiscono dietro le quinte.
Un tema ricorrente in SUMERYA è l’occulto potere sovranazionale che, secondo Kadmon, controlla le risorse e le informazioni più importanti del pianeta. Questo potere, nel timore di perdere il proprio dominio segreto sulla popolazione terrestre, avrebbe adottato tattiche di disinformazione e repressione per ridicolizzare chiunque tenti di rivelare la verità. Kadmon mette in luce le strategie di controllo utilizzate da questa élite, offrendo un’analisi che risuona profondamente con chiunque abbia mai dubitato della trasparenza delle istituzioni globali.
L’aspetto più disturbante del libro è forse il messaggio che “un popolo che ignora la sua vera storia è condannato a ripeterla”. Kadmon suggerisce che il patto tra l’umanità e i suoi antichi creatori è stato infranto e che questa volta non ci sarà via di scampo all’estinzione totale. L’autore costruisce un senso di urgenza palpabile, spingendo il lettore a confrontarsi con domande scomode: siamo davvero padroni del nostro destino o solo pedine in un gioco più grande? E, soprattutto, cosa possiamo fare per cambiare le cose?
La narrazione si intensifica ulteriormente quando Kadmon sposta l’attenzione sul presente. Mentre la massa, inconsapevole della verità, si avvicina al “punto di non ritorno”, una cerchia ristretta di miliardari responsabili di questo tragico destino si prepara a lasciare la Terra. Questa parte del libro è particolarmente potente, perché riflette paure e teorie cospirazioniste diffuse nella società contemporanea. Kadmon non si limita a descrivere questi eventi, ma invita il lettore a guardare il mondo con occhi nuovi, a mettere in discussione ciò che ci viene detto e a cercare la verità nascosta.
Dal punto di vista stilistico, SUMERYA è un libro che cattura e tiene incollati alle pagine. Kadmon utilizza un linguaggio evocativo e diretto, alternando descrizioni vivide a riflessioni profonde. Ogni capitolo è un tassello che si aggiunge a un mosaico più grande, spingendo il lettore a continuare a leggere per scoprire cosa accadrà. La struttura del libro, che combina storia, mitologia e attualità, crea un ritmo incalzante che non lascia spazio alla noia.
Ma ciò che rende SUMERYA davvero unico è la sua capacità di parlare direttamente al lettore, toccando corde profonde e risvegliando una curiosità innata. Kadmon riesce a creare un legame emotivo con chi legge, facendolo sentire parte di una ricerca più grande. Questa connessione è amplificata da un sottile utilizzo di tecniche narrative che stimolano l’immaginazione e spingono a riflettere sulle proprie convinzioni.
In conclusione, SUMERYA di Adam Kadmon non è solo un libro, ma un’esperienza che sfida il lettore a guardare oltre le apparenze e a interrogarsi su ciò che crede di sapere. Con una narrazione avvincente e un messaggio potente, Kadmon riesce a intrecciare miti antichi, teorie moderne e riflessioni filosofiche in un’opera che non lascia indifferenti. Questo libro è un must per chi ama esplorare i misteri dell’esistenza e desidera comprendere meglio le forze che modellano il nostro mondo. Una lettura che, una volta terminata, continuerà a riecheggiare nella mente e nel cuore di chiunque vi si avventuri.
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